INFORMAZIONE-COMUNICAZIONE E FORMAZIONE-ORGANIZZAZIONE: DUE COPPIE DI PAROLE PER FARE BUSINESS

 di Guido Sola con la collaborazione di Mirco Chiletti

1.

S’è detto in più occasioni che, allorquando si ragiona di compliance aziendale e modello 231, a venire in emergenza è innanzitutto il concetto d’informazione.

2.

Informare, in chiave lessicale, significare fornire notizie.

Ma per fornire notizie, come noto, bisogna comunicare.

Non a caso, ragionare d’informazione in ambito aziendale significa ragionare anche di comunicazione organizzativa.

3.

Cosa s’intenda per comunicazione organizzativa è presto detto.

Per comunicazione organizzativa s’intende quella forma di comunicazione che esiste per contribuire, a sua volta, a dare equilibrio, culturale e valoriale, alle risorse umane.

4.

Per essere efficace, però, soprattutto allorquando si ragiona di compliance aziendale e modello 231, anche l’anzidetta comunicazione dovrà essere chiara, capillare e periodica.

Solo così, infatti, l’azienda sarà in grado di mettere a sistema l’investimento fatto per essere compliant.

5.

Ma informare – lo s’è detto in più occasioni – non basta.

Perché, accanto all’informazione, se è di rischio di commissione di reati che si sta discorrendo, deve necessariamente insistere la formazione.

6.

Perché?

Perché solo la formazione è in grado d’effettivamente orientare i comportamenti propri delle persone che operano in nome e per conto dell’azienda verso lidi improntati a routine organizzative efficienti e virtuose, tali da essere poste a base – recte: poter essere poste a base – d’efficienti processi produttivi e di compliance aziendale. 

7.

La conclusione che precede, correttamente impostata la questione, non deve stupire.

Scongiurare – recte: limitare – il rischio della commissione di reati da parte delle persone che operano in nome e per conto dell’azienda è cosa possibile esclusivamente laddove le anzidette persone sappiano perfettamente chi deve fare che cosa e come.

8.

Senza considerare – ed è altro addentellato positivo proprio della formazione sul quale, non di meno, non si riflette mai sufficientemente – che essere formati significa anche e soprattutto migliorare – recte: essere posti nella condizione di migliorare – le priorie capacità di problem solving.

Perché essere formati, se la formazione è stata correttamente pianificata e somministrata, significa aver maturato una sensibilità e, prima ancora, una mentalità correttamente orientate verso l’utilizzo di metodi e tecniche specialistici.

9.

Questo, esattamente questo, d’altro canto, è ciò che c’insegna la dottrina d’organizzazione aziendale.

Ovvero che rendere fattivamente partecipi i dipendenti degli investimenti fatti e delle strategie intraprese è cosa che innegabilmente ne migliora consapevolezza e prestazioni.

10.

Ma anche questa conclusione, a ben guardare, non deve stupire.

Perché, come più volte ricordato su queste pagine, anche compliance is business.

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